E’ di pochi giorni fa la notizia che il Comune di Roma è alla ricerca di grafici e creativi da assoldare perché lavorino al suo sito istituzionale. La particolarità della questione è che queste persone dovrebbero farlo “aggratis”. Cioè prive di retribuzione, naturalmente.
Ma forse qui ci si è dimenticati innanzitutto, come troppo spesso accade, che il lavoro è per definizione un’occupazione retribuita, nonché che la nostra stessa Costituzione, lo sanno anche i bambini, è fondata sul lavoro.Dunque non conta quale tipo di lavoro si svolga, quale sia la mansione richiesta, quale e quanto dispendio di energie, tempo, impegno essa richieda: quella mansione andrà proporzionalmente retribuita! Perché il lavoro si paga.Del resto la radice della parola “lavoro” è il latino “labor”, che significa come prima cosa “fatica”. Perché dovremmo aspettarci che qualcuno faccia gratuitamente fatica? Chi glielo fa fare? In nome di cosa? Stiamo parlando spesso di persone con competenze precise, dotate di riconosciute capacità ed anni di esperienza alle spalle. Diventa in questi casi quindi una vera e propria mancanza di rispetto proporre loro di lavorare senza ricevere in cambio il giusto corrispettivo.Troppe volte aziende dal nome altisonante approfittano della propria notorietà per permettersi di elargire lavoro non retribuito, quasi fosse un onore e un privilegio poter far parte di una di queste grandi famiglie,